Le Terme di Caracalla
IL Colosseo
L'assassinio di Giulio Cesare
Tiberio Gracco, tribuno della plebe
La seconda e la terza guerra punica. Carthago delenda est !
La fondazione di Roma
I popoli italici
La nostra penisola è stata abitata sin dal II millennio a.C. da tribù e popoli che vivevano in villaggi, conoscevano l'agricoltura e la pastorizia, lavoravano i metalli.
Vivevano ancora nel Neolitico, mentre in Grecia si sviluppavano prima la civiltà micenea e poi le poleis. Quando vengono a contatto con le colonie greche, dopo l'ottavo secolo a.C., conoscono la scrittura ed adottano nuovi usi e costumi.
Abbiamo svolto delle ricerche su questi popoli, che danno il nome alle nostre Regioni, e che hanno lasciato tracce delle loro usanze nelle feste religiose, nelle tradizioni, nei nomi delle località, nella lingua e nell'arte.
I Camuni
E' un popolo vissuto nella Valcamonica (che prende il nome da loro), una valle lombarda attraversata dal fiume Oglio.
La civiltà dei Camuni si sviluppa dal XII al VII secolo a.C. e termina nel 16 a. C., per la conquista romana.
Questo popolo era formato da cacciatori, che popolarono la valle fin dal Neolitico.
I Camuni sapevano:
- cacciare;
- addomesticare;
- allevare;
- seminare;
- coltivare;
- fare incisioni sulle rocce;
-lavorare i metalli (crearono il falcetto, l'ascia e l'aratro), quindi si sviluppò l'artigianato;
- commerciare.
Erano abili guerrieri.
I Camuni abitavano in grotte; quando iniziarono a costruire i primi villaggi, abitarono in capanne fatte di fango, tronchi, paglia e foglie.
I Camuni praticavano delle incisioni sulle rocce, ad esempio scolpivano scene di caccia e riti religiosi, dedicati soprattutto alla divinità del sole.
E' un popolo vissuto nella Valcamonica (che prende il nome da loro), una valle lombarda attraversata dal fiume Oglio.
La civiltà dei Camuni si sviluppa dal XII al VII secolo a.C. e termina nel 16 a. C., per la conquista romana.
Questo popolo era formato da cacciatori, che popolarono la valle fin dal Neolitico.
I Camuni sapevano:
- cacciare;
- addomesticare;
- allevare;
- seminare;
- coltivare;
- fare incisioni sulle rocce;
-lavorare i metalli (crearono il falcetto, l'ascia e l'aratro), quindi si sviluppò l'artigianato;
- commerciare.
Erano abili guerrieri.
I Camuni abitavano in grotte; quando iniziarono a costruire i primi villaggi, abitarono in capanne fatte di fango, tronchi, paglia e foglie.
I Camuni praticavano delle incisioni sulle rocce, ad esempio scolpivano scene di caccia e riti religiosi, dedicati soprattutto alla divinità del sole.
Questa figura, ad esempio, è una sorta di rito religioso; secondo gli storici non voleva raccontare qualcosa, ma era un regalo per gli dei in cui i Camuni credevano. Così erano sicuri che li proteggessero e li amassero.
Ricerca curata da Irene, Lubisa, Veronica.
Fonte: Focus Storia, estate 2013.
www.ilportaledeibambini.net › Didattica › Storia › Le Civiltà
Ricerca curata da Irene, Lubisa, Veronica.
Fonte: Focus Storia, estate 2013.
www.ilportaledeibambini.net › Didattica › Storia › Le Civiltà
I Liguri
La popolazione Ligure abitava tra il fiume Arno e il fiume Po.
Si svilupparono intorno al 2000 a.C. Vivevano in tribù.
Praticavano l'agricoltura e l’allevamento di pecore.
In seguito, si sono sviluppate le pratiche di lavorazione del ferro, di produzione di ceramica e di indumenti tessili.
Le loro abitazioni, costruite sulle alture, si chiamavano “castellari”. Erano costruite con base di pietra e realizzate con legno, rami e argilla.
La popolazione Ligure abitava tra il fiume Arno e il fiume Po.
Si svilupparono intorno al 2000 a.C. Vivevano in tribù.
Praticavano l'agricoltura e l’allevamento di pecore.
In seguito, si sono sviluppate le pratiche di lavorazione del ferro, di produzione di ceramica e di indumenti tessili.
Le loro abitazioni, costruite sulle alture, si chiamavano “castellari”. Erano costruite con base di pietra e realizzate con legno, rami e argilla.
Grazie al commercio, attraverso il porto di Genova, scambiavano gli oggetti con gli Etruschi e i Greci.
I guerrieri liguri sono descritti dagli scrittori romani come avversari temibili: con l'armatura più leggera dei Romani, hanno un lungo scudo e un elmo con corna.
Dei Liguri ci sono rimaste delle statue di forma femminile. Sono dei megaliti, cioè grandi e alti monumenti in pietra.
I Liguri sono arrivati fino a Massa e Carrara, nella Lunigiana. Questa stele in pietra, che raffigura un volto, è stata appunto trovata in Lunigiana. Ricerca curata da Barbara, Gabriele, Jacopo
Fonte: Focus Storia (rivista), estate 2013
I guerrieri liguri sono descritti dagli scrittori romani come avversari temibili: con l'armatura più leggera dei Romani, hanno un lungo scudo e un elmo con corna.
Dei Liguri ci sono rimaste delle statue di forma femminile. Sono dei megaliti, cioè grandi e alti monumenti in pietra.
I Liguri sono arrivati fino a Massa e Carrara, nella Lunigiana. Questa stele in pietra, che raffigura un volto, è stata appunto trovata in Lunigiana. Ricerca curata da Barbara, Gabriele, Jacopo
Fonte: Focus Storia (rivista), estate 2013
I Sanniti
I Sanniti erano un popolo diviso in tribù.
Vissero tra Molise, Campania e Basilicata.
I Sanniti si formarono nel V secolo avanti Cristo (dal 500 a. C. al 400 a. C. ).
Vennero dal Lazio durante una migrazione della Primavera Sacra : quando la tribù veniva colpita da una carestia, la primavera dell'anno dopo i più giovani lasciavano la tribù, migrando verso terre sconosciute. Portavano con sé un animale sacro (ad esempio il bue) e fondavano un nuovo villaggio nel luogo dove l'animale sceglieva di abbeverarsi.
I Sanniti erano abili guerrieri, ma quando non si dedicavano alla guerra si dedicavano alla pastorizia.
Visto che la zona dove si stabilirono era fertile e pianeggiante, i Sanniti vivevano soprattutto di agricoltura.
Di loro ci sono rimasti dei grandi templi in pietra .
Ci sono rimasti anche dei bellissimi elmi : sopra questi elmi ci sono delle piume di aquila . Ci sono rimasti affreschi romani che raffigurano scene tra Romani e Sanniti.
Ricerca curata da Elisa, Aurora C., Filippo
Fonte: Focus Storia, estate 2013, Mondadori editore
I Sanniti erano un popolo diviso in tribù.
Vissero tra Molise, Campania e Basilicata.
I Sanniti si formarono nel V secolo avanti Cristo (dal 500 a. C. al 400 a. C. ).
Vennero dal Lazio durante una migrazione della Primavera Sacra : quando la tribù veniva colpita da una carestia, la primavera dell'anno dopo i più giovani lasciavano la tribù, migrando verso terre sconosciute. Portavano con sé un animale sacro (ad esempio il bue) e fondavano un nuovo villaggio nel luogo dove l'animale sceglieva di abbeverarsi.
I Sanniti erano abili guerrieri, ma quando non si dedicavano alla guerra si dedicavano alla pastorizia.
Visto che la zona dove si stabilirono era fertile e pianeggiante, i Sanniti vivevano soprattutto di agricoltura.
Di loro ci sono rimasti dei grandi templi in pietra .
Ci sono rimasti anche dei bellissimi elmi : sopra questi elmi ci sono delle piume di aquila . Ci sono rimasti affreschi romani che raffigurano scene tra Romani e Sanniti.
Ricerca curata da Elisa, Aurora C., Filippo
Fonte: Focus Storia, estate 2013, Mondadori editore
I Sardi
La Sardegna è un'isola in posizione centrale nel Mar Mediterraneo. Il suo territorio era ricco di acque e di minerali: ciò ha favorito il popolamento.
I Sardi sono un popolo che si è formato dalla fusione tra i popoli locali della Sardegna ed i popoli provenienti dal mare. Il popolo sardo si è sviluppato a partire dal 1800 a.C.
I Sardi erano navigatori, commercianti, costruttori di navi, pastori e fabbri (lavoravano il ferro di cui la regione è ricca).
Questo popolo viveva in tribù, con a capo un re: il re abitava nel nuraghe. Il nuraghe è un monumento preistorico, costruito con pietre una sopra l'altra, senza l'uso del cemento. I nuraghi erano circondati dal villaggio, formato da capanne circolari.
Ci sono rimaste anche delle torri in pietra collegate ad altre torri; queste non erano la case del re, ma servivano invece ad avvistare dall'alto i nemici che arrivavano dal mare.
Ricerca curata da Alessia, Matteo, Francesco
Fonte: Focus Storia, estate 2013, Mondadori editore
www.it.wikipedia.org/wiki/Civiltà_nuragica
La Sardegna è un'isola in posizione centrale nel Mar Mediterraneo. Il suo territorio era ricco di acque e di minerali: ciò ha favorito il popolamento.
I Sardi sono un popolo che si è formato dalla fusione tra i popoli locali della Sardegna ed i popoli provenienti dal mare. Il popolo sardo si è sviluppato a partire dal 1800 a.C.
I Sardi erano navigatori, commercianti, costruttori di navi, pastori e fabbri (lavoravano il ferro di cui la regione è ricca).
Questo popolo viveva in tribù, con a capo un re: il re abitava nel nuraghe. Il nuraghe è un monumento preistorico, costruito con pietre una sopra l'altra, senza l'uso del cemento. I nuraghi erano circondati dal villaggio, formato da capanne circolari.
Ci sono rimaste anche delle torri in pietra collegate ad altre torri; queste non erano la case del re, ma servivano invece ad avvistare dall'alto i nemici che arrivavano dal mare.
Ricerca curata da Alessia, Matteo, Francesco
Fonte: Focus Storia, estate 2013, Mondadori editore
www.it.wikipedia.org/wiki/Civiltà_nuragica
I Lucani
I Lucani compaiono nel VI secolo a.C. Un gruppo di Sanniti si staccò dal loro popolo, perché erano troppi e non c'era cibo a sufficienza. Allora questo gruppo si spostò in Lucania.
La loro lingua era l'osco.
Il lupo era il loro animale sacro.
Il loro governo aveva a capo dei magistrati: solo in guerra veniva nominato un dittatore.
I Lucani abitavano in villaggi su alture. Vivevano di pastorizia e agricoltura.
Si davano spesso a guerre di saccheggio, attaccando le poleis della Magna Grecia.
Gli dei più venerati erano:
- Mamerte, dio della terra, della fertilità e del tuono;
- Mefite, dea delle acque.
I guerrieri lucani erano vestiti con il cinturone di bronzo, la corazza a tre dischi e l'elmo. Usavano lance e spade corte.
Le fonti materiali trovate nel Santuario di Rossano (affreschi, statue, vasi) hanno reso possibile la ricostruzione della vita materiale e religiosa dei Lucani, i loro costumi e le loro istituzioni. Dai Greci delle colonie avevano imparato l'alfabeto: così abbiamo iscrizioni in osco con accanto la traduzione greca, che ci hanno aiutato a capire come vivevano.
Ricerca curata da Aurora V., Brigitte, Megghi
Fonte: Focus Storia, estate 2013, Mondadori editore
I Lucani compaiono nel VI secolo a.C. Un gruppo di Sanniti si staccò dal loro popolo, perché erano troppi e non c'era cibo a sufficienza. Allora questo gruppo si spostò in Lucania.
La loro lingua era l'osco.
Il lupo era il loro animale sacro.
Il loro governo aveva a capo dei magistrati: solo in guerra veniva nominato un dittatore.
I Lucani abitavano in villaggi su alture. Vivevano di pastorizia e agricoltura.
Si davano spesso a guerre di saccheggio, attaccando le poleis della Magna Grecia.
Gli dei più venerati erano:
- Mamerte, dio della terra, della fertilità e del tuono;
- Mefite, dea delle acque.
I guerrieri lucani erano vestiti con il cinturone di bronzo, la corazza a tre dischi e l'elmo. Usavano lance e spade corte.
Le fonti materiali trovate nel Santuario di Rossano (affreschi, statue, vasi) hanno reso possibile la ricostruzione della vita materiale e religiosa dei Lucani, i loro costumi e le loro istituzioni. Dai Greci delle colonie avevano imparato l'alfabeto: così abbiamo iscrizioni in osco con accanto la traduzione greca, che ci hanno aiutato a capire come vivevano.
Ricerca curata da Aurora V., Brigitte, Megghi
Fonte: Focus Storia, estate 2013, Mondadori editore
Gli Iapigi
Gli Iapigi erano un'antica popolazione che si trovava nell'Europa dell'Est, dove oggi sono la Croazia, la Bosnia e l'Albania.
Si stabilirono in Puglia tra il secondo millennio e il primo millennio
a.C..
Erano divisi in tre tribù con usi e costumi diversi.
Erano un popolo di pastori e agricoltori, oltre a essere anche ottimi allevatori di cavalli. Abitavano in villaggi di capanne ed erano agricoltori e pastori. Gli archelogi hanno scoperto che si nutrivano di zuppe di cereali e di carne di capra, cervo e pecora : ma non arrostivano la carne sulla brace come tutti gli altri popoli, bensì la cuocevano in pentoloni di ceramica con sughi e intingoli. Nei pentoloni, sono state trovate ancora tracce di olio e burro !
Ci hanno lasciato bellissimi vasi in ceramica con decorazioni geometriche.
Ricerca curata da Alex, Giorgia, Roberta.
Fonte: Focus Storia, estate 2013, Mondadori editore.
www.it.wikipedia.org/wiki/Japigia
Gli Iapigi erano un'antica popolazione che si trovava nell'Europa dell'Est, dove oggi sono la Croazia, la Bosnia e l'Albania.
Si stabilirono in Puglia tra il secondo millennio e il primo millennio
a.C..
Erano divisi in tre tribù con usi e costumi diversi.
Erano un popolo di pastori e agricoltori, oltre a essere anche ottimi allevatori di cavalli. Abitavano in villaggi di capanne ed erano agricoltori e pastori. Gli archelogi hanno scoperto che si nutrivano di zuppe di cereali e di carne di capra, cervo e pecora : ma non arrostivano la carne sulla brace come tutti gli altri popoli, bensì la cuocevano in pentoloni di ceramica con sughi e intingoli. Nei pentoloni, sono state trovate ancora tracce di olio e burro !
Ci hanno lasciato bellissimi vasi in ceramica con decorazioni geometriche.
Ricerca curata da Alex, Giorgia, Roberta.
Fonte: Focus Storia, estate 2013, Mondadori editore.
www.it.wikipedia.org/wiki/Japigia
I Siculi
Fin dal paleolitico arrivarono in Sicilia i primi uomini: provenivano dall'Africa. Poiché le acque marine si ritirarono, i Sapiens riuscirono a passare in Sicilia. Questo lo sappiamo perché sono state trovate tracce di abitazioni (grotte e ripari rocciosi). La Sicilia è stata quindi la prima regione italiana abitata dall'uomo.
Nel VIII secolo a.C. la Sicilia era abitata da tre diversi popoli:
- i Siculi;
- i Sicani;
- gli Elimi.
Tra questi il popolo più forte era quello dei Siculi: questa informazione l'abbiamo ricavata dalle fonti scritte degli antichi Greci. Infatti i Greci fondarono colonie in tutta la Sicilia.
Gli archeologi non hanno trovato molti resti dei Siculi, ma hanno scoperto delle tombe scavate nelle rocce (chiamate dagli archeologi "tombe a forno"). La Necropoli di Pantalica, presso Siracusa, è una delle più belle e affascinanti.
Ricerca curata da Angela, Gabriel, Giulia
Fonti: Focus Storia, estate 2013
www.pantalica.org/preistoria
Fin dal paleolitico arrivarono in Sicilia i primi uomini: provenivano dall'Africa. Poiché le acque marine si ritirarono, i Sapiens riuscirono a passare in Sicilia. Questo lo sappiamo perché sono state trovate tracce di abitazioni (grotte e ripari rocciosi). La Sicilia è stata quindi la prima regione italiana abitata dall'uomo.
Nel VIII secolo a.C. la Sicilia era abitata da tre diversi popoli:
- i Siculi;
- i Sicani;
- gli Elimi.
Tra questi il popolo più forte era quello dei Siculi: questa informazione l'abbiamo ricavata dalle fonti scritte degli antichi Greci. Infatti i Greci fondarono colonie in tutta la Sicilia.
Gli archeologi non hanno trovato molti resti dei Siculi, ma hanno scoperto delle tombe scavate nelle rocce (chiamate dagli archeologi "tombe a forno"). La Necropoli di Pantalica, presso Siracusa, è una delle più belle e affascinanti.
Ricerca curata da Angela, Gabriel, Giulia
Fonti: Focus Storia, estate 2013
www.pantalica.org/preistoria
Alessandro Magno
Il cavallo di Alessandro
Quando Alessandro Magno è ancora un bambino, il padre, Filippo II re di Macedonia, decide di mandare al macello un cavallo che non si lascia domare. Alessandro interviene e mostra, già da allora, la sua grande personalità. Guarda il video e scopri che cosa succede !!! http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=BOuWysKjQOQ
Che cosa dice Alessandro al cavallo ? Con quale espediente riesce a domarlo ?
Bucefalo ed Alessandro diventeranno inseparabili, e con lui il re macedone arriverà fino in India.
Quando Alessandro Magno è ancora un bambino, il padre, Filippo II re di Macedonia, decide di mandare al macello un cavallo che non si lascia domare. Alessandro interviene e mostra, già da allora, la sua grande personalità. Guarda il video e scopri che cosa succede !!! http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=BOuWysKjQOQ
Che cosa dice Alessandro al cavallo ? Con quale espediente riesce a domarlo ?
Bucefalo ed Alessandro diventeranno inseparabili, e con lui il re macedone arriverà fino in India.
Alessandro Magno entra a Babilonia
Alessandro entra da trionfatore nella più bella e ricca città del mondo antico. Ricordi la porta di Ishtar ed i giardini pensili ? Guarda quale lusso, quale meraviglia....... ed Alessandro si comporta proprio come un re persiano !!!!
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=uNjnO6zn-k8
Te lo immagini Leonida che entra in una città e lascia che tutti si inchinino davanti a lui ? Ormai la polis è finita: non ci sono più cittadini, ma sudditi.
Alessandro entra da trionfatore nella più bella e ricca città del mondo antico. Ricordi la porta di Ishtar ed i giardini pensili ? Guarda quale lusso, quale meraviglia....... ed Alessandro si comporta proprio come un re persiano !!!!
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=uNjnO6zn-k8
Te lo immagini Leonida che entra in una città e lascia che tutti si inchinino davanti a lui ? Ormai la polis è finita: non ci sono più cittadini, ma sudditi.
Ancient Greeks.
Ascolta ed impara con Rino click:http://www.pianetascuola.it/risorse/media/primaria/adozionali/rino_storia/greci/intro.htm
In particolare, soffermati sulle icone: polis, Atene, Sparta, Persiani
La falange oplitica: schieramento dei soldati delle città greche in un'unità compatta ed impenetrabile, formata da soldati detti "opliti". Gli scudi allineati formavano un muro compatto e reggevano l'urto delle armate nemiche. Gli opliti erano armati di scudo (hoplon), spada (fig.2) e di lunghissime lance. La falange oplitica permette alla polis di Atene di battere i Persiani di Dario nella battaglia di Maratona (490 a.C.) ed agli Spartani di Leonida di battersi valorosamente alle Termopili.
I 300 Spartani di Leonida. Per ritardare la vittoria persiana, pur sapendo di essere ormai accerchiati dall'esercito persiano, gli Spartani al comando del re Leonida si battono fino alla morte. Il film 300, molto spettacolare, racconta questa battaglia. Ma il regista non si accorge di almeno due evidenti "falsità" storiche: guarda il video di you.tube e scoprile.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=PlW_HXpEtRs
Allora....hai trovato i "falsi" storici ? Osserva come avanza la falange oplitica e confrontala con le figure....e poi, scopri l'intruso !!!! E' un animale della savana, che non poteva essere trasportato in Grecia sulle barche, né cavalcato !!!
Prima della battaglia, il regista del film immagina che Serse incontri Leonida: è realistica questa scena, secondo te ? Che cosa può esserci di realistico, e di storico, e che cosa di fantastico ?
www.youtube.com/watch?v=5Ei2636fbM4
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=PlW_HXpEtRs
Allora....hai trovato i "falsi" storici ? Osserva come avanza la falange oplitica e confrontala con le figure....e poi, scopri l'intruso !!!! E' un animale della savana, che non poteva essere trasportato in Grecia sulle barche, né cavalcato !!!
Prima della battaglia, il regista del film immagina che Serse incontri Leonida: è realistica questa scena, secondo te ? Che cosa può esserci di realistico, e di storico, e che cosa di fantastico ?
www.youtube.com/watch?v=5Ei2636fbM4
Le Termopili. In greco, "Termopili" significa "sorgenti di acqua calda". Sono un passo di montagna, a strapiombo sul mare, dove scorrono limpidi ruscelli di acqua calda.
Qui gli Spartani attendevano l'esercito persiano per sbarrare loro la strada verso Atene e verso il Peloponneso. Per tre giorni gli Spartani, insieme ai loro alleati, tennero in scacco l'armata di Serse.
Il terzo giorno, però furono traditi da un pastore delle montagne, che rivelò ai Persiani un passaggio segreto tra i monti.
Così i Greci furono accerchiati. Leonida ordinò al proprio esercito di ritirarsi e rimase a battersi con trecento guerrieri, sicuri di andare verso la morte.
La loro gloria rimase immortale nei secoli. Ancora oggi, alle Termopili vi è un monumento a loro dedicato.
Il terzo giorno, però furono traditi da un pastore delle montagne, che rivelò ai Persiani un passaggio segreto tra i monti.
Così i Greci furono accerchiati. Leonida ordinò al proprio esercito di ritirarsi e rimase a battersi con trecento guerrieri, sicuri di andare verso la morte.
La loro gloria rimase immortale nei secoli. Ancora oggi, alle Termopili vi è un monumento a loro dedicato.
Poesie per Leonida. Il poeta Simonide, vissuto in Grecia ai tempi delle Termopili, scrisse queste breve poesia, ora scolpita alla base del monumento. Questa è la traduzione italiana del nostro poeta Salvatore Quasimodo:
«Di quelli che caddero alle Termopili
famosa è la ventura,
bella la sorte
e la tomba un’ara».
«Di quelli che caddero alle Termopili
famosa è la ventura,
bella la sorte
e la tomba un’ara».