Il personaggio che vi descriverò è Agamennone, re di Micene. Viveva nel palazzo reale di Micene.
Era andato in guerra con Achille a Troia, contro Priamo, Ettore e Paride. Ne era uscito vincitore: appena arrivato a casa, sua moglie gli aveva preparato un banchetto molto gustoso.
Dopo un po’ Egisto, il nuovo compagno segreto di Clitemnestra, prese una scure e gliela conficcò tra la spalla e il collo, uccidendolo; poi sterminò anche i suoi compagni.
Clitemnestra fece uccidere Agamennone perché lui voleva sacrificare sua figlia per togliersi la maledizione assegnata a lui da Diana, dea della caccia.
Mi immagino Agamennone tozzo, molto robusto, ma con i capelli mori, occhi marroni, una barba lunghissima, che gli arrivava fino al petto.
Aveva una tunica lunghissima verde che gli copriva le sue corte gambe. Quando saliva sul suo bellissimo trono era basso come una formica.
Indossava dei sandali da ricco che lo ricoprivano di bellezza. Si faceva scortare da guardie per difendersi dai nemici.
Aveva un carattere antipatico: spesso si vantava e si arrabbiava senza motivo.
Era felice quando tornò a casa con la vittoria in mano.
Aveva un carattere inaffidabile ed egoista, come quando voleva uccidere sua figlia; ma anche un po’ dolce, quando ha detto quelle parole ad Odisseo nell’oltretomba.
Era ospitale quando accoglieva gli estranei nel suo palazzo. Era molto egoista quando voleva fare sempre tutto da solo, e pensava di poter fare a meno di Achille.
Questo personaggio mi è piaciuto per la sua originalità e la sua
crudeltà.
testo di Jacopo M.
Era andato in guerra con Achille a Troia, contro Priamo, Ettore e Paride. Ne era uscito vincitore: appena arrivato a casa, sua moglie gli aveva preparato un banchetto molto gustoso.
Dopo un po’ Egisto, il nuovo compagno segreto di Clitemnestra, prese una scure e gliela conficcò tra la spalla e il collo, uccidendolo; poi sterminò anche i suoi compagni.
Clitemnestra fece uccidere Agamennone perché lui voleva sacrificare sua figlia per togliersi la maledizione assegnata a lui da Diana, dea della caccia.
Mi immagino Agamennone tozzo, molto robusto, ma con i capelli mori, occhi marroni, una barba lunghissima, che gli arrivava fino al petto.
Aveva una tunica lunghissima verde che gli copriva le sue corte gambe. Quando saliva sul suo bellissimo trono era basso come una formica.
Indossava dei sandali da ricco che lo ricoprivano di bellezza. Si faceva scortare da guardie per difendersi dai nemici.
Aveva un carattere antipatico: spesso si vantava e si arrabbiava senza motivo.
Era felice quando tornò a casa con la vittoria in mano.
Aveva un carattere inaffidabile ed egoista, come quando voleva uccidere sua figlia; ma anche un po’ dolce, quando ha detto quelle parole ad Odisseo nell’oltretomba.
Era ospitale quando accoglieva gli estranei nel suo palazzo. Era molto egoista quando voleva fare sempre tutto da solo, e pensava di poter fare a meno di Achille.
Questo personaggio mi è piaciuto per la sua originalità e la sua
crudeltà.
testo di Jacopo M.